mercoledì 3 settembre 2008

Miyazaki torna a Venezia!

Mi scuso in anticipo per la lunga assenza dal blog ma questa era la mia prima estate di lavoro... ho deciso per questo di godermi fuori da Pistoia ogni minuto delle 3 settimane di ferie ^.^

Eccomi a Paris!














Ora che c'è di nuovo internet nella mia vita posso farvi partecipi della mia euforia per la presenza di Miyazaki alla Mostra del Cinema di Venezia!

Vi posto a tal proposito un bell'articolo:


"Il maestro Hayao Miyazaki non sbaglia un colpo. Il suo nuovo Ponyo on the Cliff by the Sea entusiasma pubblico e critica alla Mostra di Venezia. Il papà di Heidi dopo l'Oscar a La città incantata, che lo ha sdoganato nel mondo occidentale, e l'eccellente prova de Il castello errante di Howl, riesce ancora una volta a stupire e si piazza, per ora, tra i migliori film del festival. Certo quest'anno le opere in gara fanno fatica a entrare nel cuore. Pubblico e critica spesso sono in conflitto e lo dimostrano i calorosi e lunghi applausi del pubblico (circa 10 minuti) alle proiezioni dei film di Ozpetek e Avati e le recensioni non proprio favorevoli. Sembra che a convincere maggiormente la critica sia stato il terzo film italiano in concorso La terra degli uomini rossi di Marco Bechis.

Miyazaki con Ponyo mette d'accordo pubblico e critica - Comunque a mettere tutti d'accordo è il maestro dell'animazione giapponese che ha deciso di abbandonare definitivamente la computer grafica, "il digitale può essere utile, ma trovo che indebolisca un film, forse per questo ho deciso di realizzare Ponyo completamente a matita. Attualmente il computer viene utilizzato in maniera eccessiva, la matita dona l'anima ai personaggi e finché potrò utilizzerò la matita". I settanta artisti dello studio Ghibli hanno infatti realizzato centosettantamila quadri che illustrano con semplicità estrema ed essenziale la storia della pesciolina Ponyo, dal volto umano, e dell'amico Sasuke, un bambino di cinque anni. Un viaggio alla conquista dell'amicizia, questa volta sotto e sopra il livello del mare. A dominare la scena sono i suoi colori, le sue onde, visivamente tramutate in pesci giganti che come uno tsunami si stagliano contro la collina su cui abita Sasuke e la sua famiglia. Ponyo ha un'origine particolare, è nata da Fujimoto, prima umano e poi stregone che abita i fondali marini, e dalla Dea del Mare. Dopo l'incontro con il bimbo terrestre ha un solo desiderio: diventare un essere umano. Un'avventura di buoni sentimenti che però, come insegna la tradizione giapponese, coinvolge fino alle viscere madre natura.

Un film ideato per i più piccoli - Miyazaki però tiene a sottolineare che quando ha ideato il film il suo pensiero era rivolto "a tutto il mondo" e soprattutto ai bambini che lo abitano. Infatti limita il linguaggio adulto presente nei lavori precedenti e punta a un audience diverso. "Forse perché sono circondato dai figli del mio staff che ho deciso di rivolgermi a loro", afferma. La storia poi rimanda all'occidentale La sirenetta di H. C. Andersen, "mi sono reso conto solo in un secondo tempo del legame - dichiara il regista - ho letto la favola all'età di nove anni e c'era qualcosa che non mi piaceva: perché la sirenetta non aveva un'anima e gli esseri umani sì?". Per ammirare la nuova opera d'arte di Miyazaki dovremo aspettare il periodo pasquale quando Lucky Red distribuirà il film."

Impaziente di vedere il nuovo film del Maestro vi saluto!

Baci, Fra

Ps: grazie a http://spettacoli.tiscali.it/

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